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Il progetto Milano Città Interna nasce dalla volontà di Simone Durante di relazionarsi “alla pari” con un luogo fuoriscala, giocando fisicamente con la fotografia nel tentativo di riportare Milano a una dimensione più umana. Quasi una sorta di ironica riappacificazione con una città che, nelle parole dell’artista, “prima mi ha tolto tutto – il mare, la casa, il vulcano, la vicinanza delle persone care del paesino in Sicilia dove sono nato – ma che mi ha anche saputo dare tutto”. Un omaggio, dunque, ad entrambe le terre, quella lombarda e quella siciliana, che si sovrappongono tra loro in un cortocircuito di immagini, segni e colori, come forse è accaduto nei ricordi e nelle emozioni contrastanti di Simone. Il progetto riunisce, inoltre, due anime del suo lavoro: il reporter e l’artista. Come fotografo di reportage, Simone ripercorre, attraverso l’obiettivo, gli scorci e le strade in cui da ragazzo cercava armi contro la nostalgia. Come artista, interviene chimicamente sulla pellicola, modificando i colori durante il processo di stampa e trasportando gli ocra e i rossi infuocati della sua Sicilia sulla facciata milanese, con la stessa libertà di un pittore. In una città fortemente dilatata nella quale è facile sentirsi smarriti, l’intervento artistico sulle fotografie aiuta ad affermare la propria presenza, dando vita a una Milano un po’ più a misura di Simone.

Annalisa Bergo, responsabile curatela Spirito Italiano e Fabbrica Borroni.

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